Giunta agli Uffizi nel 1798, dalla collezione del cardinal Leopoldo de' Medici, la tavola è una raffinata testimonianza della produzione di Lorenzo di Credi, allievo di Andrea del Verrocchio ed erede poi della sua bottega. L'opera pone l'accento sulla purezza della Vergine, "sine macula", cioè immune dal peccato originale raffigurato nelle storie a monocromo del regesto inferiore.