Commissionata da Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de' Medici, cugini del Magnifico, la tela (1477-78 ca) si trovava nel 1498 nella loro residenza fiorentina. Vi è raffigurato un programma simbolico e allegorico di complessa interpretazione che probabilmente si riferisce, forse su programma del Poliziano, al Regno di Venere: Zefiro, che insegue la ninfa Clori la quale si trasforma nella dea Flora, Venere, sotto cupido bendato e in volo, le tre Grazie, e Mercurio.