Giorgio Vasari testimonia che Raffaello dipinse la tavola per l'amico Lorenzo Nasi, mercante fiorentino, in occasione delle sue nozze con Sandra Canigiani. Danneggiata notevolmente dal crollo di casa Nasi travolta dallo smottamento della Costa a San Giorgio avvenuto nel 1547, fu restaurato da un pittore fiorentino, forse Ridolfo del Ghirlandaio, per volontà di Giovanbattista, figlio di Lorenzo. Il quadro, molto ammirato, venne esposto nella Tribuna degli Uffizi nel 1704.