L'opera fu eseguita per il Convento di San Giusto dei frati Ingesuati, fuori dell'antica e distrutta Porta a Pinti. Demolito il convento in previsione dell'assedio di Firenze del 1529, la pala fu portata nella chiesa di San Giovanni Battista della Calza. Riferita al Perugino da Vasari, la tavola è stata a lungo ritenuta frutto di collaborazione con il Signorelli per il più risentito plasticismo delle figure. Pervenne agli Uffizi nel 1904 per acquisto dello Stato.
Restauro del 1998 - Ente Cassa di Risparmio di Firenze.